mercoledì 4 luglio 2007

I DIECI COMANDAMENTI DI ROMINO GAGARIN

Vigeva una legge assai bella che ordinava numerose faccende alquanto faticose:

1. Il Grande Podio lilla domina incontrastato durante l'ordalia funebre;
2. Le cose fatte dozzinalmente periranno ricordando un misero viandante oscuro;
3. Quando la volta celeste cadrà sotto l'asciugamano bagnata, i sudditi singhiozzeranno senza requie;
4. La potestà altrui sarà sottomessa a me medesimo;
5. Cadrà sotto il peso tormentato essere che ruggisce timori contro di me medesimo;
6. La fronte scoperta regna calva al tepore magnanimo di me medesimo;
7. Me stesso genera in condizioni avverse facoceri dall'aspetto mistico risolutore. Perciò io subito non sentirò rimorso alcuno;
8. Per fare ciò che abbisogna fare, resterà una moneta sacra svalutata per il Pozzo dei Desideri;
9. Ognuno avrà una funzione mentre accende la candela devota alla Grande Esistenza sottoscritta;
10. Io con tanta supremazia, ribadisco immane fratellanza rincoglionita a riottosi popoli diversi.

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