martedì 10 luglio 2007

LA VECCHIA STORIA DI UNA MANDRIA ASIATICA

Una Mandria di bestiame autistico dell'Asia minore (di proprietà del vetusto beduino yemenita Yassir Kamur, afflitto da ragadi anali, che anela, fin da bambino, al possesso di una strana mirabile isola, tramandata dalla tradizione, la Sardegna) si diresse carponi nel ghiacciaio del Dalai Lama tentando di instaurare una dissertazione sulla meccanica dei quanti. il Dalai Lama, di segrete inclinazioni filosofiche decadenti, rimbrottò in malo modo la mandria incoraggiandola a dirigersi di gran carriera verso i fiordi norvegesi, dove si racconta i poeti assiri vadano a svernare nella stagione degli amori, fischiettando antichi brani di provenienza pugliese. Inerpicandosi guardinghi lungo i tetri pendii scandinavi, il bestiame si imbatté nella Zecca dello Stato, che in quel momento soffriva di conati di vomito, chiedendogli informazioni sul sito e si sentì rispondere che sulla vetta di ripidi declivi tetra si stagliava Pasta e Ceci che, torva, squadrava il mondo chiedendosi se Risiko fosse un'invenzione risalente al Giurassico. Il bestiame allora risalì lungo i rocciosi contrafforti per porre all'oracolo culinario un ermetico quesito sul senso della vita. Ma nel lungo e tortuoso itinerario la mandria psichicamente dotata giunse per caso nella tana dell'abominevole uomo delle nevi; questi aveva appena inventato il Commodore 64 (in contemporanea con Maradona) e giulivo se ne vantava con gli scienziati esquimesi, che avevano instaurato un regime teocratico nel Mar dei Sargassi e progettavano una speculazione edilizia in Norvegia. Lo Jeti donò al bestiame una mountain bike per alleggerire il peso della marcia; le vacche autistiche di buon grado accettarono il dono.

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